“LA MEDITAZIONE DEL SILENZIO”

Frequentare ambienti olistici o palestre dove si pratica yoga o meditazione offre un’esperienza di serenità e calma, ma raramente sono incontri completamente silenziosi, poiché spesso si condivide il momento con gli altri e si discutono interessi e scoperte.

Tuttavia, “la Meditazione del Silenzio”, come mi piace definirla, rappresenta un’esperienza unica e magica che va al di là del solito. Durante l’incontro, da quando si entra in studio fino a quando si torna a casa, non si emette alcuna parola, solo, eventualmente un semplice saluto con un cenno del capo.

Può essere un’esperienza molto profonda e significativa.

Spesso siamo così impegnati nel parlare, nel pensare e nel fare che non ci prendiamo il tempo di ascoltare noi stessi e gli altri. Il silenzio ci permette di concentrarci su ciò che realmente importa, di connetterci con il nostro essere più profondo e di comprendere meglio il mondo che ci circonda. È un’occasione di introspezione profonda che permette di entrare in contatto con gli altri in modo più autentico.
Restare in un gruppo in silenzio, aiuta a comprendere quanto sia insensata a volte la comunicazione verbale inconsapevole e il fatto che spesso le parole non sono in grado di esprimere completamente chi siamo. Nel silenzio, siamo più in grado di percepire i nostri sentimenti ed emozioni, sentendoci più presenti a noi stessi. L’assenza di parole ci fa capire quanto i nostri discorsi a volte possano essere inutili e dispersivi, e ci rendiamo conto di quanto rumore facciamo per nulla, di quanto ci lamentiamo per niente e di quanto poco ascoltiamo.